Battuta d’arresto nel dibattito sul valore degli affitti occupati dai proprietari

Dicembre 2024

L'abolizione del valore locativo figurativo rimane una questione irrisolta. Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati sono in disaccordo su alcuni punti chiave. Mentre il Consiglio degli Stati insiste su un compromesso per le residenze primarie, il Consiglio Nazionale vuole un cambiamento completo del sistema. Al momento, una soluzione non sembra avere il sostegno della maggioranza.

L’abolizione del valore locativo figurativo, una tassa unica in Europa, rischia di fallire ancora una volta. C’è un ampio consenso in entrambi i consigli sulla necessità di riformare il sistema. Tuttavia, la sua attuazione rimane molto controversa. In particolare, le questioni dell’imposta sulla proprietà per le seconde case e la deduzione degli interessi sul debito sono fonte di conflitto.

Nella sua terza deliberazione di giovedì, il Consiglio di Stato ha mantenuto l’abolizione del valore locativo figurativo solo per le residenze primarie. Ha inoltre mantenuto la sua posizione sulla deduzione degli interessi sul debito. In futuro, le deduzioni fino al 70 percento del reddito immobiliare imponibile dovrebbero rimanere consentite. Il Consiglio Nazionale, invece, chiede un cambiamento completo del sistema e vuole anche esentare le seconde case dall’imposta.


I cantoni del turismo frenano
Il rifiuto della maggioranza del Consiglio degli Stati è dovuto principalmente alle preoccupazioni dei cantoni del turismo. Temono una notevole perdita di entrate a causa dell’abolizione del valore locativo imputato per le seconde case. La proposta di una tassa di proprietà per compensare questa situazione ha incontrato resistenza. “Dobbiamo concentrarci sulle residenze primarie”, ha sottolineato Martin Schmid (FDP/GR). L’introduzione di una tassa sulla proprietà presenterebbe “ostacoli estremamente elevati”, in quanto richiederebbe un emendamento costituzionale con una doppia maggioranza.


Crollo realistico della proposta di legge
Il crollo della proposta di legge sembra sempre più probabile. Persino l’abolizione del valore locativo figurativo per le residenze primarie si scontra con i venti contrari. L’associazione degli inquilini ha già annunciato un referendum. Il suo presidente, Carlo Sommaruga (SP/GE), ha criticato la proposta di legge come un “regalo fiscale ai ricchi proprietari di casa” che non risolve la disuguaglianza tra inquilini e proprietari.

I dubbi crescono anche all’interno dei partiti di centro-destra. Pascal Broulis (FDP/VD) ha avvertito che la proposta di legge complicherebbe inutilmente il sistema fiscale. Il Consiglio Nazionale deve prima decidere nuovamente sul progetto di legge, prima che possa seguire una possibile conferenza di conciliazione. Tuttavia, al momento non c’è alcuna soluzione di maggioranza in vista.

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