La stagnazione caratterizza il settore edile

Dicembre 2024

I dati economici per l'industria edile svizzera nel 2024 mostrano un quadro misto. Nonostante le vendite stabili e gli sviluppi positivi nell'ingegneria civile, il calo degli ordini in entrata e la diminuzione del lavoro arretrato pesano sul settore.

Da gennaio a settembre 2024, l’industria edile ha generato un fatturato nominale di 17,5 miliardi di franchi svizzeri, con un aumento dello 0,6 percento rispetto all’anno precedente. Al netto dell’inflazione, tuttavia, si è registrato un calo dello 0,5 percento. Mentre l’ingegneria civile è aumentata del 2,6 percento in termini reali, l’edilizia ha registrato un calo del 3,4 percento.


Ordini in calo
Gli ordini in arrivo sono scesi del 2,5 percento in termini reali a 17,3 miliardi di franchi svizzeri. In particolare, nell’edilizia, l’aumento dei tassi di interesse, i costi di costruzione più elevati e la carenza di fondi pubblici hanno portato a un calo notevole. Solo l’ingegneria civile è riuscita a ottenere un aumento degli ordini sia nel settore pubblico che in quello privato.


Il
portafoglio ordini in caloIl portafoglio ordini del settore edile principale si è ridotto del 3,7 percento, raggiungendo i 14,9 miliardi di franchi svizzeri alla fine di settembre 2024. Ciò corrisponde a un portafoglio ordini di circa 7,7 mesi. L’intero settore sta affrontando una prospettiva cupa: Mentre l’ingegneria civile dovrebbe rimanere stabile, l’edilizia residenziale non dovrebbe tornare a crescere fino al terzo trimestre del 2025.


Notevole calo dell’occupazione
Le incertezze stanno avendo un impatto sull’occupazione. Il numero di posizioni a tempo pieno nel settore è diminuito del 4,0 percento, raggiungendo 89.000 dipendenti. Nonostante il taglio del tasso di interesse chiave della Banca Nazionale Svizzera dall’1,75 all’1,0 percento nel 2024, l’effetto sarà ritardato.

L’attività edilizia in Svizzera è stabile, ma caratterizzata da stagnazione e sfide. Gli sviluppi dell’edilizia residenziale, in particolare, saranno decisivi per fornire l’impulso necessario per una nuova crescita.

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