Processi sostenibili attraverso l’analisi del pizzico e l’accumulo di calore
Con PinCH 4.0, l'Università di Scienze Applicate e Arti di Lucerna ha sviluppato un software che rende i processi industriali più efficienti dal punto di vista energetico e del risparmio. L'integrazione di sistemi di accumulo di calore può ridurre in modo significativo il consumo energetico, come dimostra un'analisi effettuata presso il produttore alimentare HACO.
L’Università di Scienze Applicate eArti di Lucerna(HSLU) ha sviluppato il software PinCH, che può essere utilizzato per rendere i processi industriali più efficienti ed economici dal punto di vista energetico. Secondo un comunicato stampa dell’università, l’ultima versione di PinCH 4.0 può anche integrare sistemi di accumulo di calore ad anello aperto. L’analisi di pinch può essere utilizzata per mostrare sistematicamente come i flussi di energia termica devono essere accoppiati per ottenere un’elevata efficienza energetica, riducendo al minimo i costi complessivi (costituiti dai costi di investimento e di esercizio).
PinCH 4.0 è già stato utilizzato per analizzare i processi di produzione del produttore alimentare HACO a Gümligen BE. L’analisi ha dimostrato che l’uso di vapore acqueo caldo richiesto per la preparazione del processo può essere ridotto della metà con un sistema di accumulo di calore ad anello aperto.
“Se i flussi di processo, come l’acqua di fermentazione in un birrificio o l’acqua di processo presso HACO AG, vengono utilizzati direttamente come mezzo di accumulo, si possono risparmiare gli scambiatori di calore e i circuiti intermedi”, spiega Donald Olsen, Project Manager PinCH Software Development presso HSLU, nel comunicato stampa. “Questo sistema di accumulo ad anello aperto aumenta il potenziale di risparmio energetico, semplifica il sistema e riduce i costi energetici e di investimento”