L’ondata di fallimenti continua nel 2024
La terza ondata consecutiva di fallimenti sta scuotendo l'economia svizzera. È probabile che più di 8.000 aziende presentino nuovamente istanza di insolvenza nel 2024; le giovani imprese e le aziende tradizionali sono particolarmente colpite. Le tensioni geopolitiche, le incertezze economiche e l'aumento dei prezzi delle materie prime stanno pesando sui mercati. Tuttavia, i creditori che verificano l'affidabilità creditizia possono rendere il rischio calcolabile.
Nel 2024, 23 aziende dovranno presentare istanza di fallimento ogni giorno. Ad agosto saranno circa 5500. Le previsioni prevedono più di 8.000 fallimenti entro la fine dell’anno, il che corrisponde ad un aumento di oltre il 12% rispetto agli anni precedenti. Ciò che colpisce particolarmente è che le cifre dei fallimenti sono quasi un terzo più alte rispetto agli anni pre-corona del 2018 e del 2019. Tuttavia, non sono solo i fallimenti ufficiali a destare preoccupazione, ma anche i casi in cui i crediti vengono cancellati senza che venga avviata una procedura di fallimento.
Fallimenti abusivi e sfideLe statistiche rivelano anche fallimenti abusivi in cui gli organi di controllo, come i consigli di amministrazione, eludono le loro responsabilità o provocano deliberatamente l’insolvenza per assicurarsi profitti generati illegalmente. Inoltre, la prospettiva di un dividendo da bancarotta rimane preoccupante per i creditori. Nel 58% dei casi, l’attivo non è sufficiente, mentre il 40% dei procedimenti si conclude in modo sommario.
Settori colpiti e casi di spiccoLe industrie meccaniche e metallurgiche sono particolarmente colpite. Aziende tradizionali come Neuweiler, azienda di costruzioni metalliche con sede a Kreuzlingen, e Marton AG di Flawil hanno dovuto dichiarare l’insolvenza nel 2024. Le ragioni includono i prezzi elevati dell’energia, la carenza di materiali e l’indebolimento della domanda nei mercati internazionali. I fallimenti non causano solo danni finanziari, ma anche sociali, in quanto molti dipendenti perdono il lavoro.
Controlli del credito come misura protettivaIn considerazione delle incertezze in corso, è consigliabile verificare l’affidabilità creditizia dei partner commerciali, compresi i clienti esistenti, ogni volta che si conclude una transazione commerciale. Gli strumenti offrono una rapida visione per minimizzare i rischi e, in caso di dubbio, per optare per un pagamento anticipato. Anche se le perdite non possono mai essere completamente evitate, un solido controllo del credito può renderle calcolabili.
Boom di start-up e giovani aziende a rischioParallelamente all’ondata di fallimenti, c’è stato un boom di start-up: circa 53.000 nuove aziende sono state iscritte al registro delle imprese nel 2024. Tuttavia, le giovani aziende sono particolarmente suscettibili all’insolvenza nei primi cinque anni. In particolare, le conseguenze di Covid-19, come i prestiti ponte in sospeso, aumentano il rischio per molte di queste aziende.
Condizioni quadro difficiliI timori di recessione dei partner commerciali come la Germania e l’Austria, il franco forte e i conflitti geopolitici complicano ulteriormente le cose. In Svizzera, l’eccesso di regolamentazione e il debito pubblico in sospeso rappresentano un peso per molte aziende. Tuttavia, l’introduzione di procedure fallimentari obbligatorie per i crediti statali a partire da gennaio 2025 potrebbe portare a una scossa del mercato, eliminando le cosiddette aziende zombie.