L’Empa testa l’uso dell’idrogeno per i picchi di carico
L'Empa sta studiando l'uso dell'idrogeno e delle celle a combustibile per alleviare la rete elettrica nei giorni freddi per conto dell'Ufficio federale dell'energia (BFE). Il progetto congiunto H2 districts viene implementato nel campus dell'Empa a Dübendorf e coinvolge partner come il gruppo Hälg, il gruppo Osterwalder e H2 Energy AG. Il progetto durerà fino a settembre 2025.
Per conto dell’Ufficio Federale Svizzero dell’Energia(UFE), i Laboratori Federali Svizzeri di Scienza e Tecnologia dei Materiali(Empa) stanno studiando l’uso dell’idrogeno e delle celle a combustibile per ridurre il carico della rete elettrica nei giorni più freddi. Secondo un comunicato stampa, a questo scopo è stato avviato il progetto congiunto H2 districts, al quale partecipano, oltre all’Empa, il Gruppo Hälg, il Gruppo Osterwalder e H2 Energy AG. Per il progetto pilota, presso il sito Empa di Dübendorf è stato creato un modello di simulazione per il funzionamento in condizioni di picco.
Il Gruppo Osterwalder apporta la sua esperienza e fornisce idrogeno rinnovabile. H2 Energy AG contribuisce con la sua esperienza pluriennale nel campo delle celle a combustibile. Il Gruppo Hälg è responsabile della tecnologia di costruzione.
“Realizzeremo un sistema reale nel campus dell’Empa a Dübendorf come parte delle due piattaforme di ricerca ‘NEST’ e ‘move’ e convalideremo i parametri per un funzionamento compatibile con la rete e il potenziale risparmio di CO2”, ha dichiarato nel comunicato stampa Philipp Heer, responsabile dell’Energy Hub e vice capo del dipartimento di ricerca sui sistemi energetici urbani dell’Empa. Il progetto è finanziato dall’SFOE e si prevede che durerà fino a settembre 2025.