Calcestruzzo come deposito di CO₂

Gennaio 2025

L'iniziativa di ricerca "Mining the Atmosphere" dimostra che l'eccesso di CO₂ dall'atmosfera può essere immagazzinato in modo permanente in materiali da costruzione come il calcestruzzo. Con una capacità di stoccaggio fino a dieci miliardi di tonnellate di carbonio all'anno, questo approccio potrebbe contribuire a ridurre i livelli di CO₂ a un livello compatibile con il clima.

La sola riduzione delle emissioni di gas serra non è sufficiente per rallentare il cambiamento climatico. È altrettanto importante rimuovere attivamente il CO₂ già emesso dall’atmosfera. I ricercatori dell’Empa hanno calcolato che si potrebbero sequestrare fino a dieci miliardi di tonnellate di carbonio all’anno attraverso lo stoccaggio mirato di CO₂ nel cemento. A lungo termine, questo processo potrebbe contribuire a ridurre il livello di CO₂ nell’atmosfera al valore target di 350 ppm.

Il concetto si basa sulla conversione di CO₂ in composti solidi di carbonio che vengono utilizzati come aggregati per il calcestruzzo. Oltre al calcestruzzo, anche altri materiali da costruzione come l’asfalto o la plastica potrebbero contribuire allo stoccaggio. La sfida consiste nell’incorporare grandi quantità di carbonio in modo efficiente e rapido in questi materiali, senza comprometterne le proprietà.


Il carburo di silicio come tecnologia chiave
Un approccio promettente è la produzione di carburo di silicio come aggregato per il calcestruzzo. Questo composto può legare il carbonio in modo quasi permanente e allo stesso tempo migliora le proprietà meccaniche del calcestruzzo. Tuttavia, la produzione di carburo di silicio è molto dispendiosa dal punto di vista energetico, motivo per cui il pieno utilizzo di questa tecnologia è realistico solo dopo la transizione energetica.

Senza l’uso del carburo di silicio, ci vorrebbero più di 200 anni per rimuovere l’eccesso di CO₂ dall’atmosfera. Tuttavia, una combinazione di carbonio poroso e carburo di silicio potrebbe accelerare notevolmente questo processo.


Nuovi percorsi per un’economia che lega la CO₂
L’iniziativa di ricerca “Mining the Atmosphere” mira non solo a ridurre la CO₂, ma anche a utilizzarla come preziosa materia prima. Oltre allo stoccaggio nei materiali da costruzione, il carbonio può essere utilizzato per la produzione di polimeri, fibre di carbonio o grafene.

Tuttavia, per un’implementazione di successo sono necessari progressi tecnologici e incentivi economici e normativi. I ricercatori sottolineano che una combinazione di riduzione di CO₂ e rimozione attiva è necessaria per mitigare il cambiamento climatico a lungo termine.

L’utilizzo del calcestruzzo come serbatoio di carbonio potrebbe contribuire in modo decisivo alla stabilizzazione del clima. Una soluzione sostenibile per il futuro dell’industria edile.

Più articoli