ARA Thunersee progetta un tetto solare pieghevole sull’impianto di trattamento delle acque reflue
ARA Thunersee sta progettando un tetto solare pieghevole sul tetto del suo impianto di trattamento delle acque reflue. In futuro, intende utilizzarlo per produrre fino a un terzo del proprio fabbisogno di energia elettrica. Il tetto pieghevole sarà fornito dall'azienda grigionese dhp technology. Un impianto solare più piccolo è già in fase di costruzione.
ARA Thunersee vuole espandere la produzione di energia rinnovabile. Secondo la sua relazione annuale, appena pubblicata, sta progettando un grande sistema di tetto solare pieghevole sul tetto dei bacini di pretrattamento e di biologia. Il tetto solare pieghevole sarà fornito da dhp technology AG di Zizers GR.
Il sistema sarà installato su un’area di 20.000 metri quadrati, con una capacità di 3.000 kilowatt di picco e una produzione annuale di elettricità di 3 gigawattora. La capacità dell’impianto coprirebbe fino a un terzo del fabbisogno di ARA. Poiché il volume dell’investimento supera i 5 milioni di franchi svizzeri, deve essere approvato dall’Assemblea dei Delegati il 1° novembre.
È già in fase di costruzione un impianto solare a tetto più piccolo, realizzato con la tecnologia dhp, con un picco di 600 kilowatt sopra il bacino per il dosaggio del carbone attivo in polvere (IPA). Dovrà produrre energia solare a partire da febbraio 2024. Il costo sarà di 2,26 milioni di franchi svizzeri.
Inoltre, ARA Thunersee produce già 13 gigawattora di biometano all’anno e lo immette nella rete del gas naturale di Energie Thun AG. Ingo Schoppe può anche immaginare di convertire in elettricità il calore di scarto generato dalle acque reflue durante il processo di depurazione. “Le soluzioni tecniche per questo sono pronte; spetta a noi e ai nostri partner progettare queste soluzioni tecniche in modo che non solo siano buone per l’ambiente, ma diventino anche economicamente fattibili”, scrive l’amministratore delegato di ARA Thunersee nella sua relazione
Il consiglio di amministrazione ha presentato all’assemblea dei delegati una richiesta di credito di 12,37 milioni di franchi svizzeri per l’intero impianto. L’assemblea deve anche decidere se assegnare il contratto a dhp technology, con la quale verrà stipulato un contratto di assistenza. Nell’ambito del programma di sostegno di Pronovo, l’operatore dell’impianto può aspettarsi di ricevere una sovvenzione di investimento una tantum (GREIV) di 985.000 franchi per l’impianto progettato. Il calendario prevede la messa in funzione dell’intero impianto nell’estate del 2025.